“Sempre più la capacità di forgiare e incorporare software nel mondo sta diventando vettore competitivo differenziante per imprese e organizzazioni. Perché filosoficamente e operativamente scrivere codice è evocare mondi all’esistenza. Così le stringhe di programmazione sono in realtà linee di costruzione del reale. Tuttavia, la fabbrica del codice software non è (solo) la sua produzione informatica. La sua fabbrica è (anche) la sua ingegneria logistica che è, insieme, prima interna alla macchina per riscrittura di linguaggi e poi esterna alla macchina per incapsulazione nel mondo. Tali sono le architetture astrattive e orchestrative per la containerizzazione del codice industrialmente scalabile di Kubernetes: un assemblaggio orchestrante e automatizzante per eseguire workload containerizzati -con Docker ad esempio- in host multipli. Tecnicamente questo assemblaggio distribuisce e gestisce la micro-incapsulazione del codice nel mondo. Ma questa non è semplice logistica, questa è l’effettiva scrittura/fabbrica del codice che in runtime e in realtime diviene il mondo. Dunque, non è mera movimentazione, piuttosto è la sua vera produzione” (Accoto 2021)