– Welcome back to MIT (2025-2026)
La stagione autunnale inizia col ritorno al campus per continuare a esplorare filosoficamente le frontiere delle nuove ingegnerie.
Questa è anche la parte dell’anno durante la quale traccio le mie linee di incursione filosofica arrischiata per i prossimi 12-18 mesi (phil-tech labs). Questi percorsi nascono all’incrocio di interessi teoretici e letture, da emergenti speculazioni culturali e strategiche e con le domande di senso che mi hanno posto imprese, organizzazioni e istituzioni promotrici dei vari phil-tech lab già fissati in calendario in Italia per il 2025 e 2026.
L’orizzonte esplorativo di quest’anno è: < il destino istituente della tecnica >. Se nel mio ultimo saggio (Il Pianeta Latente, Egea 2024) ho evocato la dimensione “provocante” della tecnica, qui il focus ora si sposterà su quella “istituente” (dalle provocazioni della tecnica alle istituzioni della tecnica). Questo tema generale verrà di fatto poi declinato in cinque percorsi speculativi in tensione tra postumità (from) e prodromicità (to):
1. From protocolar policy to protocological politics (topics: future leadership, governing pandora, value horizoning, multipolar techno-nationalism …)
2. From general-purpose technologies to institutional engineering (topics: machine agency, quantum communication, crypto-robotics, bio & neuro-engineering …)
3. From invisible hands to autonomous markets (topics: agentic economy, radical & proprietary markets, decentralized AI, consensus networks …)
4. From ethical humanism to existential planetarity (topics: more-than-human ethos, ai-trust, cyber-peace & cyber-war, philosophy of outer space …)
5. From artificial intelligence to synthetic cognition (topics: co-intelligence, positive disalignment, unconscious assemblages, infrastructure thinking …)
buon rientro e buona ripartenza
Cosimo

