AI: From Tokens to Markets (Accoto 2025) – qui una slide da un mio recente intervento corporate sulle frontiere delle nuove ingegnerie istituenti. Cos’è, dunque, filosoficamente un large language model: un text predictor, un knowledge engine o un market maker?
Come ho scritto altrove <<… sarà necessario che il nostro pensare intorno alle nuove ingegnerie (dalle intelligenze artificiali alle reti decentralizzate alle comunicazioni quantistiche) evolva oltre la dimensione “strumentale” -con cui ingenuamente molti le analizzano ancora- per andare verso una loro interpretazione più “strutturale” e finanche “istituzionale”. È strategico cominciare a pensare, ad esempio, ai modelli linguistici su larga scala o ai registri decentralizzati a consenso crittografico o ancora alle reti di quantum communication non come mere strumentalità tecnologiche (dagli algoritmi di back-propagation ai protocolli di zero-knowledge proof ai dispositivi sim-to-real/real-to-sim al quantum networking) alla base di “soluzioni” e “sistemi”, ma come emergenti forme di “istituzioni” socio-economiche. E cioè potenziali (certamente anche arrischiate) istituzionalità più-che-umane che si affiancheranno e si incroceranno (e col tempo anche in competizione direi) con altre, diverse e più antiche istituzioni come le imprese, i mercati, le burocrazie, gli stati. Esploreremo insieme l’orizzonte tecnologico per cogliere speculativamente questa sorprendente capacità “istituente” della tecnica … >> (Accoto 2025)
Un primo approfondimento più esteso lo potete trovare nell’articolo pubblicato e ora disponibile in open access
Accoto C. (2025), L’Intelligenza artificiale: soluzione, sistema o istituzione?, Sinappsi, XV, n. 2, pp. 8-17. Sinappsi è la rivista quadrimestrale di INAPP, l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche

