La nuova economia della macchina: da general-purpose a institutional technologies.
Dobbiamo andare oltre i paradigmi dell’intelligenza simulata (cognition senza mente e senza mondo) o della agentività macchinica (agency senza intenzionalità e senza responsabilità). E’ necessario per le imprese esplorare piuttosto e più strategicamente la potenza “istituente” delle nuove ingegnerie, la loro capacità di dare vita a nuove forme di istituzionalità più-che-umane (automation + augmentation + coordination). Dunque, né fintamente intelligente, né banalmente agente, ma più radicalmente istituente.
Per l’appunto, “nuova vitam instituere” come recitava il titolo del mio intervento all’ultima edizione della MIT Sloan Management Review Conference 2025 (slide sotto e articolo al primo commento).

