[book] “Planetarity beyond Globalization. Così avevo scritto in conclusione del mio ultimo saggio, Il mondo in sintesi, richiamando l’attenzione sul perché dobbiamo avere uno sguardo planeto-centrico e non umano-centrico per il nostro futuro e per quello della Terra. Con una battuta potrei anche dire: “Con Gaia oltre Gaius”, vale a dire con maggiore attenzione al destino del pianeta Terra oltre il diritto dell’umano simboleggiato dall’antico giureconsulto romano Gaius. Così, in questi giorni l’azienda Patagonia, con un annuncio a sorpresa, ha dichiarato: “Earth Is Now Our Only Shareholder”. Ma c’è un ulteriore elemento che l’attuale situazione critica e turbolenta impone di affrontare e che è strategico per le imprese. Ed è quello della nostra capacità di prefigurare l’avvenire o, come scrive Adriana Petryna nel suo ultimo libro, la nostra capacità di “horizoning”. È su questo ‘orizzontare’ inteso non solo come capacità di orientarsi nel cambiamento, ma come capacità di lavorare costruttivamente e innovativamente sull’orizzonte che l’antropologa si interroga. Ed è un bell’esercizio culturale, epistemico e strategico direi proprio in ultima istanza anche per aziende e istituzioni. Cosa accade quando vengono meno le nostre abilità conoscitive di prefigurare il futuro basate su modelli e proiezioni dal passato, quando collassano i fondamenti del pensare di fronte alle crisi e alle cronache emergenziali del presente e futuro del nostro mondo?” (Accoto 2022)
