“Il senso e la forma dell’esperienza d’impresa vivono oggi una morfosi profonda. Tra codice, dati, algoritmi e protocolli, la speciazione organizzativa innescata dalla code economy si è di fatto appena avviata. Si tratta non solo di innovazione tecnologica, ma di una vera e propria innovazione istituzionale. Non sta cambiando cioè solo cosa produciamo, ma come ci organizziamo per produrre. Si ridisegneranno così imprese e mercati, strategie e leadership, competenze e comportamenti. Per i manager e le aziende è vitale, allora, riuscire a osservare questa caotica trasformazione con una visione filosofica più profonda sull’orizzonte. Come contributo esplorativo e di discussione, propongo qui un diagramma che sintetizza alcune mie esplorazioni teorico-strategiche azzardate all’incrocio tra innovazione della cultura d’impresa, metamorfosi organizzative e business experimentation. L’ho chiamato il modello delle 3E: exchanges, edges, ecologies. Possiamo anche tradurre rispettivamente come “scambi, sconfinamenti, scale”. È una mappa concettuale pensata per esercitarsi sui limiti (e sulle frontiere) del pensiero manageriale, di leadership e di business contemporaneo. L’idea centrale è che – nell’era imminente degli ecosistemi di servizi, dei marketplace a piattaforma, dei business multi-laterali e super-modulari, delle organizzazioni a reti decentralizzate e a microimprese, dei metaversi e delle metaeconomie – la cocreazione di valore si configuri come un processo catallattico (di scambio), simpoietico (di coevoluzione) e prolettico (di anticipo) modulare e scalare, emergente e dinamico, coopetitivo e sconfinante. Un orizzonte in cui e per cui attori economici eterogenei -antropici e negantropici- scambiano servizi e integrano risorse di varia natura (operanti e operande, tangibili e intangibili, proprietarie e non proprietarie, automatiche e non). Emergenti modelli di business cercano così di valorizzare non solo gli ‘effetti di rete’ (network effects), ma anche gli ‘effetti di scala’ (scale effects) e gli ‘effetti di flusso’ (flow effects). Il diagramma ha tre vertici da intendere più come punti di osservazione di una totalità (la cocreazione ecosistemica di valore) che come elementi distinguibili in sé e per sé. Da queste viste speculative, si declinano poi logiche, forze, risorse, agentività e tecnicalità via via più concrete …” (Accoto 2023, 3E model, v.4, work in progress)
