AI non è prodotto o servizio, ma fabbrica (Accoto 2024)

<Se -come ho scritto- l’AI non è né prodotto né servizio, ma fabbrica, allora dobbiamo allargare la nostra prospettiva strategica oltre le metafore tradizionali. Certo, la metafora ecologica dell’ecosistema è sempre più adoperata per interpretare fenomeni economici ad alta inter-connessione e super-modularità come i business a piattaforma, i mercati a più versanti, le reti decentralizzate, i criptosistemi. E sicuramente quella ecosistemica è una lettura che offre significativi elementi analitici ed esplicativi. Insieme a questa, tuttavia, credo possa essere interessante incrociare ed esplorare anche un’ulteriore prospettiva. Traslando in questo caso non le metafore eco-biologiche, ma le modellizzazioni fisico-quantistiche. Un’interpretazione della meccanica quantistica sostiene, ad es., che un sistema quantistico probabilistico collassa in uno stato determinato solo quando è oggetto di misurazione. Se in ipotesi immaginiamo, allora, l’attuale computazione planetaria (come stack di infostrutture di misurazione e osservazione distribuita) come macchina astratta eminentemente misurativa, le sue operazioni di misurazione sarebbero l’atto che fa collassare in uno specifico stato d’esistenza le molte possibilità del mondo (e del business)? Ciò che è rilevante, allora, non è semplicemente il “datum” (dato) della misurazione, ma “l’actum” (atto) del misurare. Sorprendentemente, potremmo allora osare e dire che forse non esisteranno più le catene del valore con cui le imprese hanno immaginato servizi, industrie e mercati. Piuttosto, nel solco di questa suggestione filosofico-quantistica, ci saranno mondi costantemente simulati ed evocati, misurati e creati dentro e attraverso molteplici tecnoversi. Sempre più con dati, codice in runtime, algoritmi e protocolli, digital twin e simulazioni a varia scala, piattaforme in stack operazionalizzano i collassi (della funzione d’onda) del valore. Dunque, in questa mia incursione filosofica arrischiata, non avremmo più a che fare con ‘catene del valore’, ma con ‘collassi del valore’. In prospettiva, il valore non si produrrà più per concatenamento, ma per collassamento. Stack tecnologici, dunque, al pari di mega macchine/fabbriche quantistiche che collassano ininterrottamente e non senza vulnerabilità lo stato del mondo e con esso la creazione di valore di business. Se questo ha un qualche senso esplorativo, vanno ripensati modelli di pensiero e paradigmi culturali. Per passare concettualmente, strategicamente e operativamente, dalle classiche catene del valore agli attuali ecosistemi del valore ai futuri stack (quantistici) del valore. Tra scale, scope e speed, Fusion Strategy racconta con ricchezza di casi e modelli un mondo/un business industriale sempre più fatto di dati in real-time (datagraphs) e AI (anche generativa) che progressivamente si sta trasformando e ne esplora le strategie per competere nel passaggio dei paradigmi industriali> (Accoto 2024)

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Cosimo Accoto

Research Affiliate at MIT | Author "Il Mondo Ex Machina" (Egea) | Philosopher-in-Residence | Business Innovation Advisor | www.cosimoaccoto.com