“L’automazione presente e prossima emerge all’incrocio di tre stratificazioni ingegneristiche: è meccanica, è algoritmica, è protocologica. O – con altra e parallela qualificazione – è macchinale, è computazionale, è istituzionale. L’ho anche connotata, in un’espressione sintetica e semplice, come l’automazione delle 3 M ovvero: mani, menti, mercati. Insieme queste tre dimensioni sono a fondamento e a movimento della nascente ‘machine economy’. Attraverso l’attivazione dell’operatività fisica e sensorimotoria degli automi, della capacità computazionale e cognitiva degli algoritmi, della dinamicità catallattica e istitutiva dei protocolli, l’economia della macchina si avvia a creare, conservare e circolare valore digitale in modalità neo-automatizzate sorprendenti. Un’economia che si disegna e si istanzia come prolettica, negantropica e decentrica … ” (Accoto, 2019, work in progress)
“Contemporary automation emerges crossing three major engineering stratifications: it is mechanical, it is algorithmical, it is protocological. Or – with another, parallel qualification – it is machinical, it is computational, it is institutional. In a synthetic and simple expression, I have also called it the automation of the 3 M’s: matter, mind, market. Together these three dimensions are the foundation of the nascent ‘machine economy’. Through the activation of the sensorial and sensorimotorial operations of the automata, the computational and cognitive capacities of algorithms, the catallactic and institutive dynamics of protocols, the machine economy is starting to create, conserve and circulate digital value in surprising neo-automated ways. A new economy designed and instantiated as proleptic, neganthropic and decentric … “(Accoto, 2019, work in progress)