“Evocare l’idea di un governo della tecnologia in un’era di transizioni epocali è operazione tanto immediata quanto immensamente complessa. L’immediatezza è figlia del senso di urgenza e di vulnerabilità da cui ci sentiamo investiti, la complessità del tasso di incertezza e ignoranza su nature, legami e impatti delle emergenti tecnicità. Ma non solo. Più fondativamente, il discorso del governo del tecnologico implica un’ambiguità di fondo. In questo caso, di dover qualificare il proprio oggetto oscillando, di volta in volta, tra due estremi: la tecnologia come risorsa e come rischio. A questa ambiguità, se ne aggiunge una ulteriore che riguarda, invece, proprio l’essenza del governo. Per il filosofo della politica, Machiavelli, il governare deve essere considerato un esercizio costitutivamente contraddittorio e arrischiato: al contempo -scriveva- ‘ruina’ e ‘remedio’. Dunque, ci troviamo di fronte ad un combinato e arrischiato assemblaggio: da un lato la tecnologia come risorsa e rischio, dall’altro il governo come rovina e rimedio. Lontano da porti sicuri, una navigazione positiva e proficua agli incroci possibili di queste correnti e venti richiederà, di certo, uno sforzo di pensiero e di azione senza pari (Accoto 2020)”
“Evoking the idea of a governance of technology in an era of epochal transitions is as immediate as it is very complex. The immediacy is derived from the sense of urgency and vulnerability by which we feel invested. The complexity -in turn- is grounded on the rate of uncertainty and ignorance on the natures, connections, and impacts of current emerging technicalities. But not only. More fundamentally, the discourse of the governance of technology implies at least two basic ambiguities. Firstly, the need to qualify the technical domain by constantly oscillating between two extremes: technology as a resource and technology as a risk. But there is a further one that concerns, instead, the very essence of ‘government’. For the political philosopher Machiavelli, governing must be considered a constitutively contradictory and risky exercise. At the same time, he wrote, ‘ruina’ (ruin) and ‘remedio’ (remedy). Therefore, we are facing a combined and risky assemblage: on the one hand technology as a resource and risk, on the other governance as ruin and remedy. Far from safe harbors, a positive and profitable navigation at the possible crossroads of all these currents and winds will certainly require an unparalleled effort of thought and action (Accoto 2020) “