“Dall’AGI all’AGE: l’armata degli agenti artificiali autonomi” (Accoto 2023)


“Dall’AGI all’AGE: l’armata degli agenti artificiali autonomi” (Accoto 2023)
“L’era inflattiva dell’AI generativa sempre più evoca all’orizzonte non solo una nuova ecologia mediale sintetica (testi, immagini, suoni, video), ma più profondamente una nuova economia sintetica fatta di ‘agenti autonomi’. Siamo solo agli inizi, ma la progressiva introduzione da parte di imprese e istituzioni di agenti autonomi si candida a scardinare e riconfigurare antichi modi di produzione e vecchie divisioni del lavoro. In tutti i settori e le industry. Dunque, è in arrivo un’armata di agenti artificiali che immagina di ri-organizzare il lavoro necessario a completare un compito assegnato (non solo a produrre una singola immagine o testo). Dalla medialità alla produttività. I nomi cominciano a circolare: AutoGPT, BabyAGI, Microsoft’s Jarvis, HyperWrite, AgentGPT, Copilot. A diverso modo e titolo, si possono etichettare come ‘autonomous agents’ (AGE) o anche in una mia proposta alternativa (Autonomous Generative Entities). Ma cos’è un agente autonomo? In una definizione di mercato data di recente: “autonomous agents are programs, powered by AI, that when given an objective are able to create tasks for themselves, complete tasks, create new tasks, reprioritize their task list, complete the new top task, and loop until their objective is reached” (Schlicht, 2023). Schematizzando in astratto: dato un obiettivo, definisce i compiti iniziali attingendo anche alla sua memoria e creando sottotask/goal, li mette in esecuzione evocando le risorse necessarie e ne raccoglie i primi feedback, sulla scorta di questi genera nuovi compiti mettendoli in scala di priorità selettivamente per poi continuare a iterare il processo per cicli migliorativi fino al conseguimento finale dell’obiettivo. Questo singolarmente, ma anche a livello macro. Come accaduto, nell’esperimento di Park e colleghi (2023), si possono infatti immaginare aggregazioni di agenti e un coordinamento autonomo emergente. Una ventina di agenti artificiali in un ambiente virtuale dato l’input iniziale di organizzare un party per San Valentino iniziano a simulare in autonomia le varie attività connesse all’evento. Nella loro descrizione, gli agenti autonomi sono: “computational software agents that simulate believable human behavior. Generative agents wake up, cook breakfast, and head to work; artists paint, while authors write; they form opinions, notice each other, and initiate conversations; they remember and reflect on days past as they plan the next day”. La storia dell’ideazione e della creazione di agenti computazionali autonomi ha avuto nel tempo varie genealogie e tassonomie (simple, autonomous, human-like: Chen 2020) incrociando e rinvigorendo, oggi, in forme inattese la lunga evoluzione di una ‘economia artificiale’ (Mercado 2021). Con l’arrivo di questo ‘lavoro sintetico’ (dopo testo e immagine), si apre ora una nuova uncanny (sexy/risky) valley che esploriamo in dettaglio” (Accoto 2023, continua qui…)

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Cosimo Accoto

Research Affiliate at MIT | Author "Il Mondo Ex Machina" (Egea) | Philosopher-in-Residence | Business Innovation Advisor | www.cosimoaccoto.com